Inizia il 5 novembre, e si chiuderà il 14, uno dei maggiori eventi riguardanti l’arte orientale del panorama internazionale, ovvero l’Asian Week di Londra. Sarà come ormai da tradizione un’occasione davvero importante per ammirare opere d’arte asiatica di grande importanza e rara bellezza, visitando musei prestigiosi come il British Museum e il Victoria & Albert Museum, gallerie tra le più ‘attrezzate’ e, naturalmente, le case d’asta che, tutte, hanno ovviamente organizzato una vendita in quei giorni.
Scorrendo i cataloghi di Christie’s, Sotheby’s e Bonham’s si percepisce immediatamente che saranno aste di grande successo, grazie – ancora una volta – alla partecipazione massiccia di acquirenti cinesi.
Tra i lotti presentati da Christie’s, che verranno battuti il 10 novembre, ha attratto la mia attenzione una spettacolare scultura in legno dipinto raffigurante un luohan. Alta 117 cm., ha una stima di 200.000-300.000 sterline e proviene da una collezione privata inglese.
Nel catalogo è accompagnata da una lunga scheda di Rosemary Scott, per anni responsabile di quel capolavoro di collezione di ceramiche cinesi che è la Percival David, e da quasi due decenni in forza al dipartimento di Fine Chinese Art di Christie’s.
La scultura risale alla dinastia Ming, intorno al 1400. Secondo la Scott, il luohan sarebbe Kashyapa, uno dei discepoli favoriti del Buddha, spesso presente nell’iconografia di quest’ultimo, raffigurato – come in questa statua – come un uomo piuttosto attempato, dall’espressione saggia e ieratica.
La datazione all’inizio del periodo Ming si basa soprattutto sul confronto con una serie di sculture in ceramica invetriata raffiguranti luohan, conservati in vari musei del mondo. Questo gruppo di sculture ceramiche è stato nel passato oggetto di un vivace dibattito tra gli studiosi, tra coloro i quali lo ritenevano una produzione Tang e chi invece credeva fosse di epoca Ming: quest’ultima cronologia sembra ora la più accettata.