L’Asian Week di New York quest’anno raddoppia. Al tradizionale appuntamento primaverile, già calendarizzato per il 9-18 marzo 2017, si aggiunge una sorta di ricca preview autunnale, che andrà in scena tra il 9 e il 17 settembre 2016.

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Anche in quest’occasione la città offrirà numerose occasioni ed eventi per chi sia appassionato di arte asiatica, tra antiquari provenienti da tutto il mondo, musei e, naturalmente, case d’aste.

Tra i vari appuntamenti in programma, è di grande interesse l’asta proposta da Sotheby’s per il 14 settembre. Si offriranno 122 lotti, tutti dipinti cinesi provenienti dalla Collezione di Roy e Marylin Papp, messa insieme in due decenni di acquisti oculati e coraggiosi negli anni ’70-’80 del Novecento.

Il top lot dell’asta è senza dubbio il n. 576.

Si tratta di uno straordinario rotolo orizzontale su seta (cm. 67,8 x 475,3) ad opera di Wang Hui (1632-1717), con la collaborazione di altri noti artisti suoi contemporanei, raffigurante il percorso Dalla città di Benniu alla città di Changzhou sul Grande Canale, una delle numerose tappe de Le ispezioni dell’imperatore Kangxi nei possedimenti meridionali.

Esso quindi appartiene ad una delle più monumentali e celebri opere nella intera storia della pittura cinese di tutti i tempi.

Si trattò di una vera e propria impresa che vide coinvolti il famoso Wang Hui quale direttore dei lavori e principale artefice, insieme ad altri artisti di grande levatura attivi presso la corte dell’imperatore Kangxi (regno 1662-1722) sul finire del XVII secolo.

Fu lo stesso sovrano a commissionare un dipinto che rimanesse a memoria del suo viaggio nel sud della Cina intrapreso nel 1689, il secondo di una serie di sei missioni, la prima delle quali avvenne nel 1684, l’ultima nel 1707.

Per completare l’opera Wang Hui e i suoi aiutanti impiegarono ben sei anni, producendo infine una serie di dodici rotoli orizzontali, ognuno dei quali lungo tra il 14 e i 20 metri, per un totale di circa 200 metri di pittura!

Picture 2Una pittura di qualità straordinaria, in cui splendono dettagli di un viaggio che coinvolse il Figlio del Cielo Kangxi e il suo foltissimo seguito alla scoperta di regioni ancora non completamente fedeli alla corte imperiale dei mancesi Qing, che si era insediata al potere solo nel 1644 costringendo i lealisti alla dinastia Ming a spostarsi sempre più verso sud per cercare di opporre resistenza agli usurpatori.

Il ritratto del sovrano compare una volta in ognuno dei dodici rotoli. La sua figura si impone per dimensioni rispetto alle altre centinaia, proprio per evidenziare il suo status di incontrastato Signore del Regno di Mezzo. Intorno a lui si svolgono paesaggi ispirati alle terre che visitò, punteggiati da architetture molto simili alla realtà, illuminati da scorci di vita locale, con la raffigurazione di piante ed animali tipici di quei luoghi.

I rotoli sono dunque, oltre che capolavoro assoluto della pittura cinese, anche importante documento per conoscere le condizioni dell’impero verso la fine del Seicento.

Come molte altre opere d’arte, anche i Dodici Rotoli subirono le conseguenze del sacco della Città proibita e degli altri palazzi imperiali ad opera degli occidentali nel 1900. A quell’epoca, l’opera si trovava nel padiglione Shouwangdian sito sulla collina Jingshan dove, per tradizione, erano conservati tutti i ritratti degli imperatori. Non sfuggì quindi al brutale saccheggio, e fu quindi dispersa.

Allo stato attuale, si sa che cinque rotoli dei dodici si trovano ancora nelle Collezioni Imperiali di Pechino; due sono nel Museo Guimet di Parigi, uno nel Metropolitan Museum di New York; uno nella Mactaggard Art Collection dell’Università di Alberta in Canada. Di due invece non si ha finora notizia, mentre proprio del sesto rotolo, al quale appartiene il frammento che andrà in asta presso Sotheby’s nei prossimi giorni, sono note altre due sezioni. I tre pezzi, tuttavia, non riescono a completare per intero il sesto rotolo, ed è quindi probabile che altri frammenti si trovino tuttora in ubicazioni a noi non note.

Wang Hui (#1)-2Si può facilmente comprendere dunque quale importanza rivesta questo rotolo, per l’intera storia dell’arte cinese.

Un’importanza che giustifica anche la stima, e quindi la base di partenza, per aggiudicarselo. Ben 4.000.000-6.000.000 di $. Una gara alla quale potranno partecipare esclusivamente i più facoltosi collezionisti di arte cinese del mondo, oltre che – naturalmente – anche i musei che, acquisendolo, si potranno pregiare di possedere un monumento dell’arte cinese.

Molti altri sono i lotti di grandissimo interesse offerti nell’ambito della vendita della collezione Papp, a dimostrazione della lungimiranza di questi acuti e colti collezionisti di fine Novecento.